Articolo originale della dottoressa Teresa Casacchia
Il Natale è arrivato e, come ogni buona tradizione che si rispetti, nelle case degli italiani vengono preparate prelibatezze di ogni genere, i cui profumi tipici fanno ritornare indietro con gli anni e ripercorrere, inevitabilmente, i corridoi dell’infanzia, lunghi labirinti fatti di cenoni, alberi di natale, regali, nonni, parenti e cugini.
Quando penso al Natale, non so perché, immagino spesso gli alberi addobbati con tanti gingerbread man, il simpatico omino di biscotto dai bottoncini di zucchero colorato diventato (almeno qui da noi) famosissimo grazie ai film di Shrek.
Così, negli ultimi anni mi sono dilettata nella realizzazione di omini e di casette di pan di zenzero, provando le ricette più disparate, alcune delle quali tradotte da vecchi libri di cucina dello zio americano.
Tra le tante ricette, quella che mi è sembrata più pratica e obiettivamente gustosa e profumata, è quella di seguito riportata.
Ingredienti
- 400 g di farina tipo 00
- 150 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 100 g di zucchero
- 150 g di miele
- 1 cucchiaio di zenzero
- 1/2 cucchiaio di cannella
- 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
- 1/2 cucchiaino di noce moscata
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- a piacere si può aggiungere la buccia di 1/2 arancia e 1/2 limone
Preparazione
Versare in una ciotola tutti gli ingredienti tranne il miele e l’uovo. Lavorare fino al raggiungimento di un impasto “bricioloso”, aggiungere quindi il miele e l’uovo e continuare a impastare finché non si otterrà un composto liscio. Conservare in frigorifero avvolto in pellicola per un’ora e mezza o due.
Stendere con il mattarello una sfoglia di 5 mm circa e ricavare le sagome a piacimento. Infornare a 180°C per 10-12 minuti.
Per la decorazione si può usare cioccolato bianco sciolto a bagnomaria o pasta di zucchero.
Lo zenzero
È pur vero che la quantità che ne viene utilizzata per la preparazione dei biscotti è davvero insignificante per poter parlare di effetti nutraceutici, ma si può prendere in considerazione l’idea di utilizzare filetti di radice per la preparazione di gustosissimi piatti (dall’insalata al pesce).
Al supermercato, nell’area ortofrutta, è frequente trovare radici di zenzero di diverso colore (giallo, rosso o bianco) a seconda della varietà la cui pelle, di colore marrone, può essere più o meno spessa in base alle tecniche di coltivazione adoperate.
È necessario che, all’atto dell’acquisto, la radice sia integra, liscia e priva di muffe perché solo così si può essere certi di portare a casa un prodotto qualitativamente valido dal punto di vista igienico e da quello nutrizionale.
Una volta acquistato, è possibile conservarlo in frigorifero per un massimo di 3 giorni e in congelatore per un massimo di 4 mesi a patto che mantenga, in entrambi i casi, la pelle.
I benefici
Gli effetti benefici legati al consumo della radice di zenzero sono ampiamente contemplati nelle più antiche tradizioni asiatiche, zona geografica a cui si deve l’origine del prodotto.
Storicamente, lo zenzero veniva utilizzato per alleviare i sintomi legati a disturbi gastrointestinali, era considerato un eccellente carminativo (una sostanza che favorisce l’eliminazione dei gas intestinali) e un efficace spasmolitico intestinale.
La moderna ricerca scientifica ne ha confermato tutte le peculiarità e ha dimostrato che lo zenzero possiede una potente azione antiossidante (basti pensare al gingerolo, molecola appartenente alla famiglia della capsacina, antiossidante dal sapore piccante) e una significativa attività antinfiammatoria1,2 simile a quella svolta dai FANS3,4.
Numerosi autori inoltre (dagli anni 90 a oggi in letteratura è possibile rinvenire più di 50 riferimenti) suggeriscono che un suo regolare consumo in gravidanza, anche in piccole dosi, è in grado di ridurre al minimo le sensazioni di vomito e nausea5,6,7 così da evitare di ricorrere all’assunzione di farmaci antiemetici, spesso non privi di effetti collaterali.
I gingeroli, principali antiossidanti dello zenzero, oltre a mostrare una protezione antinfiammatoria e antiflogistica, sembrano contribuire alla riduzione dell’insorgenza di cancro del colon-retto8 e svolgere un’azione protettiva nei confronti del cancro ovarico incrementando significativamente la risposta immunitaria.
Caratteristiche nutrizionali (per 100 g di prodotto)
- Calorie 80
- Macronutrienti
- Acqua 78,89 g
- Proteine 1,82 g
- Lipidi 0,75 g
- di cui monoinsaturi 0,154 g
- Carboidrati 17,77 g
- Fibra 2,0 g
- Micronutrienti
- Minerali
- Calcio 16 mg
- Ferro 0,60 mg
- Magnesio 43 mg
- Fosforo 34 mg
- Sodio 13 mg
- Zinco 0,34 mg
- Rame 0,226 mg
- Manganese 0,229 mg
- Selenio 0,7 mg
- Vitamine
- Vitamina C 5 mg
- Tiamina 0,025 mg
- Riboflavina 0,034 mg
- Niacina 0,750 mg
- Acido pantotenico 0,203 mg
- Vitamina B6 0,160 mg
- Vitamina E 0,26 mg
- Vitamina K 0,1 mg
- Folati 11 μg
- Minerali
Fonti:
- Ahui ML, et al. — Ginger prevents Th2-mediated immune responses in a mouse model of airway inflammation — Int Immunopharmacol. 2008 Dec 10;8(12):1626-32
- Minghetti P, et al. — Evaluation of the topical anti-inflammatory activity of ginger dry extracts from solutions and plasters — Planta Med. 2007 Dec;73(15):1525-30
- Ozgoli G, et al. — Comparison of effects of ginger, mefenamic acid, and ibuprofen on pain in women with primary dysmenorrhea — J Altern Complement Med. 2009 Feb;15(2):129-32
- Bliddal H, et al. — A randomized, placebo-controlled, cross-over study of ginger extracts and ibuprofen in osteoarthritis — Osteoarthritis Cartilage. 2000 Jan;8(1):9-12
- Borrelli F, et al. — Effectiveness and safety of ginger in the treatment of pregnancy-induced nausea and vomiting — Obstet Gynecol. 2005 Apr;105(4):849-56
- Betz O, et al. — Is ginger a clinically relevant antiemetic? A systematic review of randomized controlled trials [Article in German] — Forsch Komplementarmed Klass Naturheilkd. 2005 Feb;12(1):14-23
- Ensiyeh J, Sakineh MA — Comparing ginger and vitamin B6 for the treatment of nausea and vomiting in pregnancy: a randomised controlled trial — Midwifery. 2009 Dec;25(6):649-53
- Bode A, et al. — Ginger is an effective inhibitor of HCT116 human colorectal carcinoma in vivo — Paper presented at the “Frontiers in Cancer Prevention Research Conference”. Phoenix, AZ, October 26-30, 2003