Linda è una piccola candela, dalla forma rotondetta, per questo oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei e compagni di scuola. La sua vita scorre lenta tra i ricordi degli insegnamenti della sua saggia nonna e il rifugiarsi nel cibo, grazie anche al finto aiuto di un baule misterioso che, ingannandola, la gratifica offrendole del cibo. Linda scoprirà i veri valori della vita, ascoltando e affrontando le sue emozioni che le appariranno sotto le sembianze di fate.
Un libro scritto dalla psicoterapeuta Valeria Ricci per bambini dai cinque anni in su, dove l’autrice sa affrontare con delicatezza il tema del disturbo del comportamento alimentare. Attraverso un mondo immaginario, fatto di simbolismi e metafore che stimolano la fantasia del piccolo lettore, ci accompagna in un viaggio inatteso nella vita della piccola Linda e della famiglia, capeggiata dal signor Ass Ente. È un racconto fantastico dal forte risvolto realistico, dove si mettono a nudo disagi emotivi, silenzi taciuti e altri urlati nel fondo di un vecchio baule magico, apparentemente alleato della famiglia, ma che si rivelerà un tendenzioso nemico.
Un libro ideato per bambini ma adatto anche agli adulti, che potranno vivere in prima persona le difficoltà che possono incontrare spesso i più piccoli nel dare un nome alle proprie emozioni e nel gestirle, incapaci di difendersi e di interpretare i gesti e i comportamenti degli adulti, o forse troppo sensibili a essi per esserne indifferenti. Meglio non disturbare troppo i grandi nel chiedere spiegazioni o semplicemente le giuste attenzioni. Ma siamo proprio sicuri che gli adulti lo sappiano fare meglio di un bambino?
Per approfondimenti:
V. Ricci — Linda e il cibo magico — Arpeggio Libero, 2014