Anche i più distratti, o quelli che non frequentano negozi specializzati, ormai hanno scoperto che acquistare o fare un tè è sempre meno semplice. Il tè “normale” non esiste più: nei supermercati ci troviamo davanti, oltre al tè tradizionale, confezioni di tè nero, bianco o verde, aromatizzato o deteinato, in bustina o sfuso, confondendoci le idee.
Per cominciare è indispensabile chiarire che la pianta da cui vengono tutti è sempre la stessa (Camellia sinensis), mentre cambia il trattamento che subiscono le foglie dopo la raccolta; nel caso del tè verde vengono trattate con il vapore per distruggere gli enzimi che provocano l’ossidazione dei principi attivi e, successivamente, essiccate in stufa. Per questo motivo la tinta dell’infuso ha una sfumatura verde/gialla.
Tra tanti tipi, il tè verde è il più famoso per i benefici nutrizionali: il passaparola ne vanta le proprietà antiossidanti, antitumorali e persino dimagranti. E gli studi scientifici, come vedremo in un’altra occasione, hanno dimostrato la presenza di numerose sostanze attive e utili alla prevenzione di alcune malattie. Inoltre il livello di caffeina è più basso rispetto al caffè e al tè nero, rendendolo adatto a un consumo più abbondante o pomeridiano.
Ma si tratta prima di tutto di una buona bevanda, un’occasione per introdurre liquidi e una piacevole “coccola” calda nelle giornate uggiose oppure fresca in estate, ottima da offrire agli amici.
Purtroppo pochi di noi sono “esperti” di tè, quindi li prepariamo tutti nello stesso modo, con risultati sicuramente non ideali, soprattutto per il tè verde che richiede qualche cura in più perché un’infusione sbagliata può renderlo imbevibile o determinare la perdita di alcuni principi attivi.
Come preparare un buon tè verde
- Per prima cosa scegliete un prodotto di qualità, sia sfuso sia in bustina, e controllate, se possibile, la data di scadenza. Come per qualsiasi prodotto vegetale, i metodi di coltivazione, la zona di origine (le principali zone di produzione sono Cina e Giappone) e la durata della conservazione incidono sulle proprietà e soprattutto sul gusto. Perciò non acquistatene in eccesso rispetto al vostro consumo: se rimane in casa troppo tempo potrebbe perdere le sue proprietà. Se l’acquistate ora, cercate di conservarlo correttamente, tenendo presente che ci sono in commercio bustine ermetiche, utili alla conservazione prolungata. In alternativa riponetelo in una scatola a buona tenuta, meglio se scura.
- Usate acqua calda ma non bollita o all’inizio della bollitura, perché solo così contiene l’ossigeno sufficiente per sprigionarne l’aroma. I puristi suggeriscono di scaldare la tazza o la teiera prima dell’infusione con acqua calda, che poi va eliminata e sostituita con quella in cui si aggiunge l’infuso (sia in bustina sia in foglie). L’acqua deve essere tolta dal fuoco prima di mettere il tè, per evitare di ottenere un decotto.
- Fate attenzione alla proporzione tra la quantità del tè e quella dell’acqua seguendo, se ci sono, le istruzioni sulla confezione: alcune bustine sono dosate per tazze da tè, sono quindi insufficienti per i mug (le più grandi tazze da tè inglesi).
- Fate attenzione alla durata delle infusioni, in generale più brevi rispetto al tè nero: per alcuni tipi bastano 1-2 minuti; altrimenti vi troverete una bevanda insopportabilmente amara. Probabilmente un tempo più lungo è ideale per estrarre tutti i principi attivi, ma temo che il risultato sarebbe meno gradevole.
- Per ridurre ulteriormente il gusto amaro, si può fare una prima infusione di 30 secondi, eliminare il primo tè e aggiungere nuovamente acqua calda.
- Aggiungere limone e zucchero sembra potenziare l’assimilazione dei polifenoli responsabili di molte proprietà. Chi non vuole aggiungere zucchero, troverà in erboristeria o nei negozi ben forniti prodotti aromatizzati con frutti o trattati con essenze che ne mascherano il gusto.
Per approfondimenti:
- EUFIC — I benefici sconosciuti del tè
- United Kingdom Tea Council
- United States Department of Agriculture — Analyzing Green Tea Leaves and Supplements
- B. Brigo, G. Capano — Prevenire il cancro a tavola — Tecniche Nuove, 2008
- S. Merlini — Enciclopedia degli alimenti – Edagricole 2001
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