Famosissimo film degli anni settanta, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes, ha saputo riprodurre le fatiche e i sentimenti della semplice vita contadina della Bassa bergamasca di fine Ottocento. Ciò anche grazie agli attori non professionisti, alle musiche di Bach che Olmi ha voluto come colonna sonora e ai momenti di vita vissuta intorno alla tavola fatta di cibi poveri ma nutrienti. Come la polenta.
Regia: Ermanno Olmi (Italia, 1978)
Attori: non professionisti
Drammatico, 170′
La polenta
Ingredienti
- 350 g di farina gialla
- 1,25 l di acqua
- sale
Preparazione
Mettere acqua e sale sul fuoco utilizzando possibilmente un paiolo di rame. Quando l’acqua bolle versare lentamente, a pioggia, la farina di polenta mescolandola continuamente con un cucchiaio di legno dal manico lungo. La cottura deve essere a fuoco medio, rimescolando perché non si formino grumi.
La polenta sarà pronta quando si staccherà dalle pareti della pentola. Allora andrà tolta dal fuoco e versata su un tagliere di legno. Può essere tagliata con un filo (uno spago da cucina) secondo la tradizione e condita a piacere con burro e parmigiano o con sugo di pomodoro (spuntature di maiale o ragù, oppure sugo di salsicce).
Per approfondimenti:
L. Delli Colli — Il gusto del cinema. 10 anni — Edizione speciale — Cooper 2011